Grandissimo Interesse Culturale per l’Aleatico dell’Isola d’Elba – GALLERIA

Serata di grandissimo interesse cuturale quella organizzata  da AIS Murgia presso l’Hotel Svevo di Gioia del Colle sull’Aleatico dell’Isola  d’Elba

 

aleatico

GUARDA IL VIDEO dell'evento che ieri sera ha aperto DOLCE PUGLIA con la degustazione di 12 vini dolci da Aleatico dell'Isola d'Elba. Stasera si continua con la manifestazione che premierà i migliori vini dolci pugliesi, insieme al migliore pasticcere della nostra regione.#dolcepuglia #ètuttopronto #stasera16dicembre #gioiadelcolle #baseaeronautica #registratiallevento #aispuglia #sommelierpuglia

Pubblicato da Sommelier Puglia su Sabato 16 dicembre 2017

Lo scorso 15 dicembre, presso l’Hotel Svevo di Gioia del Colle, eccezionale serata per la Delegazione AIS Murgia, che con un’ anteprima suIle argomentazioni del Convegno in apertura all’evento Dolce Puglia, ha esplorato il tema dell’ Aleatico, ospitando la Delegazione AIS dell’ Isola d’ Elba, storica  terra di produzione del vitigno, con  12 etichette ed alcuni dei produttori.

Una serata speciale, in cui l’Incontro con la cultura dell’ Isola d’ Elba e con i suoi prodotti ha permesso di fare approfondimenti non solo sul tema portante dell’ evento Dolce Puglia, ma soprattuto di seguire quello che potrebbe essere definito un seminario di nicchia sulla viticoltura elbana. Altissima l’attenzione dei partecipanti che hanno fatto interventi e raccolto il materiale illustrativo come occasione preziosa, vista l’unicita del tema: l’Aleatico Passito dell’ Isola D’Elba.

La serata è stata introdotta dal Responsabile della Didattica regionale nonché Delegato AIS Murgia, Vincenzo Carrasso, che ha presentato il Delelgato AIS dell’Isola D’Elba Antonio Arrighi ed i produttori presenti, mentre il dott. Giuseppe Baldassarre scrittore e membro nazionale commissione didattica, ha magistralmente guidato le degustazioni. In apertura è stata brevemente narrata ed illustrata la storia dell’isola da un punto di vista enologico e storico con riferimenti anche all’epoca naploeonica, quando i suoi vini erano già molto apprezzati.

Infatti, da sempre, cosi come tramandano le fonti storiche, tutte le cantine dell’isola producono l’Aleatico Passito, un vino rosso dolce naturale, cosi denominato perché è frutto di un naturale  appassimento  di uve di Aleatico al sole, senza che possano essere aggiunti nè alcol nè mosti dolcificanti. La vinificazione avviene secondo i metodi tramandati dalla tradizione. Dopo la raccolta a mano, i grappoli migliori vengono distesi su graticci, stuoie, o cassette al sole, oppure nei fruttai, e quando la concentrazione degli acini risulta aver raggiunto il giusto livello di intensità, vengono pigio-diraspati e lasciati fermentare sulle proprie bucce.

La maggior parte delle cantine imbottiglia e propone il vino dopo 6 o 12 mesi dalla vendemmia e solo pochi produttori affinano in piccole botti, ottenendo cosi un vino dall’ ampia complessità aromatica e gustativa. Il suo colore è sempre molto intenso, con delicate trasparenze, che lasciano brillare un rubino con note violacee  nei vini piu giovani ed un rubino con note granate in quelli con maggior affinamento. L’ ampiezza aromatica va dal fruttato al floreale sino allo speziato e a note di cioccolato, con un sorso sempre pieno, lungo e vellutato.

L’ Aleatico passito dell’ Elba è anche tra i pochi passiti italiani ad avere dal 2010 il riconoscimento DOCG , oltre ad essere l’unico vino toscano con questa denominazione. È un vino che ama essere degustato con calma, come vino da meditazione o come tradizionalmente si fa, abbinato con un dolce elbano, la Schiaccia Braca, una torta a base di Aleatico e frutta secca, che è stato consumato durante la serata in abbinamento ai passiti.

La degustazione ha avuto inizio con un vino del 2011, Acquabona Aleatico Passito DOCG con 13 %vol.  Nel calice mostra un bel colore rubino con segni dell’evoluzione che compaiono solo sull’orlo. Al naso il primo acchito è di natura balsamica, con erbe aromatiche mediterranee di  una grande intensità  e che  richiamano il moscato. Poi i sentori tornano a quelli tipici del vitigno e ricordano la marasca e note dolcissime di speziatura tra chiodi di garofano e vaniglia. La freschezza giunge attraverso una ventata di mallo di noce ed un riverbero di mandorle amare. Risulta un quadro olfattivo complesso, suadente e nobile nello stile. Il sorso si presenta con la dolcezza del velluto cui fa da sostegno un equilibrio tannico di assoluta levigatezza. La sapidità finale richiama il territorio e ci fa sapere che siamo su un isola. In questo vino, nonostante il percoso di evoluzione, la freschezza è ancora ben presente ed il finale ha un ritorno di agrumi e scorza di arancia sotto spirito.

Il secondo vino,  Fattorie delle Ripalte Aleatico  Passito dell’ Elba DOCG con 13% vol,  pur essendo del 2013  si presenta con un granato perfetto, la cui trasparenza conferisce un’idea di delicatezza e dona luminosità al colore. Il naso è ricco, opulento e sfuma tra floreale e fruttato, si riconoscono sentori di viola appassita e ciliegia sotto spirito su uno sfondo di bergamotto ed erbe aromatiche. Il finale va verso speziature che si fondono con profumo di mirto e mallo di noce, suggerendo nell’ insieme un bouquet dalle molte sfumature. Il sorso risulta di grande equilibrio aprendosi in una freschezza quasi balsamica con spiccate note agrumate ed un avvolgenza vellutata che non si spegne, ma persiste lungamente.

Il terzo vino, del 2015,  è dell’ Azienda di Giuliano Graziani, Aleatico Passito dell’Elba DOCG  La Galea con 14 %vol.  Si presenta con un granato scintillante e trasparente, al naso riporta suggestioni di grande intensità con essenza di petali di rosa ed incenso, cui seguono note minerali e mantolate che si dissolvono in un idea di erbe aromatiche. Il sorso è rotondo ma fresco, fa da contrappunto un tannino sfuggente e delicato prima di un ritorno di ciliegia e gelatina, che nel finale sfuma in freschissimo agrumato.

Dell’Azienda Mazzarri è il quarto Aleatico Passito dell’Elba DOCG anno 2015 e  12% vol. Stupisce subito per il suo  bellissimo rubino con cenni granati, assolutamente trasparente e scintillante. L’ olfatto si dispone subito su note floreali e poi lascia scoprire sentori ciligiati insieme a prugna e toni di rabarbaro e china.  Piacevoli contrasti olfattivi  si ritrovano nel sorso tra una spiccata dolcezza, cui si contrappone un gradevole tannino, ed una decisa sapidità. La chiusura va verso una freschezza scandita da rintocchi agrumati ed una bilanciata acidità.

Il quinto Aleatico Passito dell’ Elba DOCG anno 2016 è di Tenuta Acquacalda, un azienda immersa nel bosco e protetta dal massiccio del Monte Capanne. Un vino con 13% vol e che presenta tutte le caratteristiche di un vino giovane già nel colore, un bel rubino acceso  e che al naso si apre subito con note di freschezza. Amarena, susina e viola tracciano il profilo olfattivo e sullo sfondo rimangono guizzi di erbe aromatiche. Il sorso è assolutamente scorrevole ed il tannino emerge insieme all ‘ acidità, andando a compensare la componente zuccherina  che porta con sé ritorni di frutta.

Il sesto vino in degustazione è l’ Aleatico Passito dell’ Elba DOCG La Faccenda anno 2016 con 13,5 %vol , che si presenta con un bel rosso rubino delicato e luminoso nel contempo. I sentori sono giocati su un intreccio di floreale e fruttato, supporto a note di erbe aromatiche riconducibili alla macchia mediterranea ed a fini note di cioccolato. Il sorso riporta le sensazioni della primigenia del vitigno con una fine interpretazione territoriale in cui i sentori ciliegiati e canditi creano armonie  intriganti.

Prodotto da un vigneto molto giovane, il settimo vino è proposto dall’azienda Allori, Aleatico Passito dell’ Isola d’Elba del 2016, si caratterizza per tratti molto giovanili. Si presenta con un bel purpureo tendente al  rubino, una pigmentazione intensa che prelude le sensazioni olfattive, e che riportano all’uvetta passa,  alla marasca, alle more di rovo ed alle violette, presenti cenni di lavanda. Il sorso è denso, sontuoso ed elegante con la sua sottile trama di tannini ed una naturale freschezza finale dai toni balsamici.

L’ottavo Aleatico Passito dell’ Isola d Elba  DOCG è prodotto dall’ azienda  La Chiusa, un 2016 che si presenta con un colore bellissimo, rubino avvolto da nuances purpuree capaci di creare quasi uno scintillio  di sensazioni cromatiche. Al naso si apre con una florealità diffusa e note di lavanda, per poi virare in un frutto elegante tra ciliegia e ribes nero, chiudendosi in modo molto fine, con soffuse erbe aromatiche. Al palato si distende su un asse tannico e su note agrumate e avvolgenti, in un finale di notevole freschezza.

Le Sughere Del Montefico Aleatico Passito dell’ Isola d’Elba DOCG 15% vol  del 2016, è il nono vino in degustazione e si presenta con un rubino trasparente e luminoso, una lucentezza interpretata come connotazione di giovinezza. Il naso va  assolutamente verso particolari note gessose ed un intreccio di erbe officinali e florealità lasciano sullo sfondo il frutto. Il sorso è rotondo, con una vena tannica decisa che avvolge ogni sensazione di dolcezza sino a dissolversi in una lunga persistenza.

Il decimo Aleatico Passito dell’ Isola d’ Elba DOCG 12,5% vol  di Antonio Arrighi è un vino molto giovane, del 2016. Il suo purpureo con riflessi rubini , e la sua affascinante luminosità, danno l’ idea della freschezza che poi si ritrova a livello olfattivo, con un naso cangiante che va dal floreale con  sentori di viola alle note tipiche di ciliegia, marasca ed eucalipto con ritorni di china ed un incontrastato finale di frutta. Quest’azienda è l’unica a produrre vini in anfora.

Monte Fabbrello Aleatico Passito dell’ Isola d’Elba DOCG , undicesimo vino in degustazione, anno 2016, è un vino che rivela tutto il suo fascino già nel colore, purpureo denso e profondo, luminoso e trasparente. Invitante con i suoi profumi di ciligia Ferrovia ed amarena, accattivante il floreale con forti ritorni di viola che si perdono in un insieme di sentori balsamici e ricordi di incenso. Al palato si dispone come velluto ed il tannino è levigato in un giusto equilibrio.

Ultimo in degustazione l’ Aleatico Passito dell’ Isola d’ Elba DOCG 12,40 %vol, dell’ azienda Sapereta,  unica a produrlo  in regime di agricoltura biologica . Questo vino del 2016 esprime la sua giovinezza attraverso palpiti di luce che, attraversano la sua trasparenza, danno   nuances tra il porpora ed il rubino, toni legati alla freschezza. Al naso un gioco di fiori di campo e frutto, con importanti guizzi di china, mirto e alloro. Il sorso è dicato e soffuso, il tannino lascia subito spazio alla sapidità mentre note agrumate danno supporto al palato in una aromaticità delicatissima.

Al termine di questa sorprendente carrellata di vini dolci, per comprendere meglio la versatilità dell’ Aleatico, è stato servito un rosato pugliese Aleikos di Leone de Castris , prodotto ed imbottigliato per la prima volta nel 1943. Delicatissimo il rosa col quale si presenta, preludio di una leggerezza ed eleganza che si rivela al naso con sentori delicati di petali di rosa e  piccoli frutti rossi, che tornano al gusto, insieme   ad una freschezza che termina in un sorso lungo e persistente. L’ abbinamento è stato creato con un noto piatto della nostra tradizione culinaria : orecchiette con le cime di rapa. Così, con la  frescezza di questo vino e la sua fragranza aromatica e gustativa, è stato creato un piacevole contrasto con le note spiccatamente dolci della serata e si è concluso il viaggio attraverso l’Aleatico dell’Elba , preludio della più grande rassegna dei vini dolci di Puglia.

LUIGINA SIMONETTI

Sommelier AIS