Giro di Puglia in 14 Bianchi – Sorsi di Luce di Giuseppe Baldassarre – IMMAGINI e Comunicato Stampa

Turi, 28 Giugno 2018

Nell’incantevole cornice della “Dimora Mazzaro”, in agro di Putignano, l’AIS Murgia ha organizzato, prima della sosta estiva, l’evento “Giro di Puglia in 14 bianchi”, che ha registrato un grande successo per la partecipazione di un folto e competente parterre di sommelier e di appassionati.

La serata è stata introdotta, da consumato e raffinato anfitrione, dall’inesauribile Vincenzo Carrasso, fresco di riconferma nella carica di Delegato dell’AIS Murgia con una valanga di consensi a testimonianza dell’operato sin qui svolto.

L’inossidabile Vito Sante Cecere, anch’egli riconfermato Presidente dell’AIS Puglia, ha porto il suo saluto, ricordando gli straordinari successi ottenuti dal movimento pugliese anche a livello nazionale.

Coprotagonisti sono stati i 14 produttori delle eccellenze “bianchiste” del nostro patrimonio ampelografico, fra i più originali e nobili interpreti della viticoltura pugliese, i cui vini sono il naturale frutto della loro rara sensibilità.

Le parole appassionate di questi “artigiani” del vino hanno rivelato che spesso i produttori cercano di portare alla luce il vino che piace loro, in un’alchemica e socratica opera maieutica : nel contempo, però, sono stati gli stessi vini a mostrare l’anima dei loro creatori, oltre che essere fedele specchio della terra che li ha concepiti grazie al sapiente lavoro dell’uomo.

Guest star della serata è stato il Dr. Giuseppe Baldassarre, autore del libro

“Sorsi di luce. Canti del vento, della pietra e del mare”,

splendida cavalcata fra i vini bianchi pugliesi, oltre che reduce da un eccellente risultato nella tornata elettorale a Consigliere Nazionale dell’AIS, grazie al secondo posto assoluto fra gli eletti.

Con un approccio al tempo stesso scientifico ed umanistico, il Dr. Giuseppe Baldassarre ha preso per mano il pubblico degli appassionati per guidarlo sui sentieri dell’olfatto e del gusto, condividendo, con sapiente maestria, la sua profonda conoscenza enologica, ampelografica ed estetica dei vitigni della Puglia : come un novello Giasone ha condotto l’uditorio a conoscere, attraverso i calici, le tante geografie della nostra regione.

L’enorme varietà dei nostri vitigni, in questo caso a bacca bianca, che nulla hanno da invidiare ai fratelli a bacca nera, può essere, infatti, paragonata soltanto a quella dei nostri dialetti, vere e proprie grammatiche all’interno della comune lingua ufficiale.

Raccontando la sua ultima fatica letteraria, il Dr. Baldassarre ha sorpreso l’uditorio superando lo stereotipo di una Puglia rossista e mostrando quanto sia, invece, remota nel tempo la storia dei vitigni a bacca bianca, attraverso documenti ed immagini, oltre che unendo persone, storie e geografie e creando infinte combinazioni di paesaggio, storie ed umanità.

Diceva, a tal proposito, Jacques Puisais, fondatore dell’Istituto Francese del Gusto  : “Il vino deve avere il volto del luogo e le viscere dell’uomo… In fondo al bicchiere, voglio ritrovare il paesaggio del luogo in cui sono”.

I vini degustati hanno, infatti, trasmesso, nei loro colori, la calda luce mediterranea della nostra terra, oltre che una dinamica leggerezza ed una disarmante grazia espressiva, con una scia di ricordi odorosi e di sapori che regala loro una finezza, che solo il tempo e l’appassionato lavoro dell’uomo ha distillato dalla terra e conservato in bottiglia.

Brillanti e fantasiose come un’improvvisazione poetica, le degustazioni si sono dipanate come eleganti acrobazie attorno al calice, con una manovra di appassionato accerchiamento per catturarne l’inafferrabile verità.

Dopo la gestazione in vigna e la nascita in cantina, i vini sono, forse, rinati nel calice, quasi come pura acqua di sorgente, per la brillante limpidezza, la trasparenza e la freschezza di sorso.

La Falanghina Puglia IGT 2017 “Elis” di Elda Cantine ha mostrato tutta la propria eleganza e leggiadria, con richiami di frutta a polpa bianca un suggestivo intreccio di erbe aromatiche della Capitanata ed un ritorno di sentori agrumati che ne prolungano il piacere di beva.

La Falanghina Puglia IGP 2017 “Guiscardo” di Coppi, frutto del “cru” di Monte Sannace ha colpito per il corpo e la struttura, oltre che per un naso nitido, pulito, dalle variegate sfumature odorose di mentuccia e frutta a polpa bianca, sublimate in un sorprendente finale agrumato.

Il “Castillo” Locorotondo DPO 2017 di Cardone, rinomato e classico blend di Verdeca, Bianco di Alessano e Fiano è spiccato per la propria disinvolta e primaverile freschezza, arricchita da nuance che spaziano dall’anice alla frutta tropicale, con uno splendido finale ammandorlato.

Il “Posta Arignano” San Severo DOC 2017 di D’Alfonso del Sordo è una riuscita combinazione di Bombino bianco, Trebbiano e Malvasia, elegante e fresco all’olfatto, con ricordi di fiore di sambuco e pompelmo e declinato in un riuscito equilibrio fra acidità e struttura.

Lo Chardonnay “Pietrabianca” Castel del Monte DOC 2016 di Tormaresca nasce nella tenuta di Minervino Murge ha impressionato per le sue infinite sfaccettature odorose, dalla nocciola tostata, all’ananas, sino a note minerali, che il trascorrere del tempo farà ulteriormente evolvere in ricchezza olfattiva.

Il “Luna” Salento IGP 2017 DI Conti Zecca, uvaggio di Malvasia bianca e Chardonnay regala un sorso sontuoso, avvolgente, con ricordi di fresche erbe mediterranee ed un finale di cedro e di pompelmo che ritorna come la risacca del mare salentino.

Il blend di Greco e di Malvasia bianca è la cifra stilistica di “Poggio al Bosco” Gravina bianco DOP 2015 di Botromagno, vino con afflati floreali, che sussurra memorie di albicocca, pesca e mela cotogna, dal vellutato spessore e dal sorso deciso, mascolino.

Il Moscato bianco di “Kimìa” Puglia IGP 2017 prodotto dalle di Tenute Chiaromonte nel territorio di Acquaviva delle Fonti è una sorprendente versione secca, con richiami di muschio fresco, salvia e pesca bianca, frutto di un perfetto equilibrio fra la sapida freschezza e l’aromatica dolcezza.

Il “Passaturi Minutolo” Valle d’Itria IGT 2017 di Terre Carsiche è quasi il volto delicato e femmineo della Murgia, arricchito da un’esplosione di erbe e di macchia mediterranea, quali la menta fresca, il sambuco, il basilico e la salvia che gli dona un agile passo nella beva.

Il “Rampone Minutolo” Valle d’Itria IGP 2017 de I Pastini regala una fresca e sapida mineralità, quasi di idrocarburi, foriera di una formidabile longevità, con intense sfumature iodate ed agrumate ed un’intrigante nota fumé nel finale.

Il “Maccone Moscato secco” Puglia IGP 2017 di Donato Angiuli è un vino che prorompe nel calice con una verdolina freschezza da brivido, dalla cristallina e quasi nordica finezza frutto di sentori muschiati, agrumati e di erbe aromatiche.

Singolare la riuscita fusione di Uva di Troia, Maresco e Viognier dell’etichetta “Lei” Vino Comune 2016 di Albea, le cui sfumature quasi aromatiche reggono l’equilibrato contrasto tra freschezza e sapidità, arricchite da sorprendenti note quasi tanniche di piccoli frutti rossi.

Versione quasi di gravneriana memoria del Pampanuto alla base del “Quarto colore” Vino Comune 2016 di Cantine Imperatore, i cui bagliori “orange” preludono ad una concentrazione di frutto e ad un’intrigante proposta olfattiva, dall’alloro, alle foglie macerate, alla crema pasticcera sino alle spezie orientali, degna dei palati più curiosi ed esigenti.

“Dulcis in fundo” il “Verdeca” Puglia IGT 2017 di Polvanera, che risplende di un intenso dorato con riflessi quasi “orange” e sprigiona sentori di thé, frutti maturi e note speziate, nella sublimazione di una singolare astringenza, quasi tannica, che dona giusta armonia.

La serata si è conclusa con una perfetta sublimazione gastronomica : con grande maestria lo chef di Dimora Mazzaro ha creato un piatto di raro equilibrio, vale a dire una “calamarata al pepe nero, con pomodorino candito e tocchetti di rana pescatrice”, quasi una “corrispondenza d’amorosi sensi” con i vini degustati, nel loro ruolo di ministri della tavola e di servitori della cucina.

Anche questa volta Enzo Carrasso ha confermato la bontà della sua scelta a mentore dell’AIS Murgia nell’ultima tornata elettorale, organizzando in maniera inappuntabile un evento che ha esaltato le eccellenze vinicole del nostro territorio, con la fattiva collaborazione ed il sacrificio di tutta la squadra di servizio, coordinata dal “genius loci” Vittorio Laterza e l’elegante ospitalità della “Dimora Mazzaro”.

Un particolare ringraziamento va ancora ai produttori, sempre disponibili a mettersi in gioco e premiati, nella circostanza, dal rilevante successo riportato dai loro vini presso il pubblico dei presenti, la cui numerosa partecipazione ha reso possibile il successo della manifestazione.

Come ogni viaggio, anche questo appassionato racconto ci ha resi diversi da quando siamo partiti : il viaggio ed il racconto ci cambiano, ma anche il vino ci cambia!

Giuseppe Bianco

Sommelier AIS Murgia – Ufficio Stampa