Leonardo Palumbo

 Moscato di Trani tecniche ed esperienze enologiche

Moscato di Trani DOC – DPR 11 09 1975 GU.63-06.03.1975

Vitigno – Moscato bianco 100% oppure – Moscato bianco 85% + fino al 15 % altri vitigni bianchi compresi fra quelli idonei alla coltivazione nella provincia di Bari.

Zona di produzione :

Le uve devono essere prodotte nella zona che comprende il territorio amministrativo di 11 comuni:

  • Trani
  • Bisceglie
  • Ruvo di Puglia
  • Corato
  • Andria
  • Canosa
  • Minervino Murge
  • parte dei comuni di:
    • Barletta
    • Terlizzi
    • Bitonto 
    • Trinitapoli

Norme per la viticoltura

  • Terreni tufacei marnosi-calcarei-silicei- asciutti
  • Vietata ogni pratica di forzatura
  • Resa non superiore alle 12 tonnellate/ha
  • Resa massima dell’uva in vino: non superiore al 65%
  • In vinificazione è esclusa qualsiasi tecnica di correzione o correzione o concentrazione del vino
  • E’ consentito un leggero appassimento delle uve sulla pianta o al sole.

Norme per la Vinificazione

Moscato di Trani DOC viene prodotto secondo due tipologie:

  • Dolce naturale : colore giallo dorato; odore: intenso aroma caratteristico; sapore: dolce, vellutato; gradazione alcoolica complessiva minima: 12,5, con un residuo zuccherino corrispondente ad almeno 2 gradi alcolici; acidità totale minima: 4,5 g/l; estratto secco netto minimo: 22 g/l.
  • Liquoroso: colore giallo dorato; odore: aroma intenso caratteristico; sapore: alcolico, dolce, vellutato; gradazione alcoolica complessiva minima: 18 di cui almeno 16 svolti ed un residuo zuccherino corrispondente ad almeno 2 gradi alcolici; estratto secco minimo: 20 g/l; acidità totale minima: 4 g/l.

Immissione al consumo Moscato di Trani: – Dolce Naturale, non prima del 1° Marzo dell’anno successivo a quello di produzione delle uve. – Liquoroso, non prima del 1° Novembre dell’anno successivo a quello di produzione delle uve.

  • Severa selezione manuale
  • Grappoli perfettamente sani e maturi
  • Appassimento: In pianta ( spesso dopo la torsione del peduncolo, o dopo aver reciso il tralcio)
  • Appassimento in cassette/stuoie stese al sole per 10- 20 giorni in relazione al meteo, alle condizioni di temperatura, umidità e vento.
  • Riduzione di quasi il 40% del peso originario delle uve
  • Necessità di girare i grappoli sulle stuoie durante l’esposizione al sole
  • Elevati costi di manodopera
  • Rese in vino molto basse dovute all’appassimento e a un’elevata concentrazione degli zuccheri
  • Lunghe fermentazioni e affinamento
  • Costi di produzione elevati