FENOMENO CONTAGIOSO La XVI edizione di Dolce Puglia di Vincenzo Carrasso

La XVI edizione di Dolce Puglia rappresenta per me un ritorno alle origini e a tutte quelle edizioni che dato origine ad un fenomeno “contagioso” fra i tanti vignaioli e produttori fiduciosi di non far perdere tradizioni e storia dei vini dolci e passiti pugliesi. Il recupero nel tempo e per questo appuntamento a chiusura dell’anno 2022 ha portato in scena ben oltre settanta etichette in uno scambio di riflessioni e vini anche con altre Regioni del centro-sud d’Italia. Sessanta le sole cantine pugliesi con interpretazioni a volte di più vini da parte di alcune. Abbiamo rilevato in alcuni vini quasi un cambiamento di stile in termini positivi, frutto di un processo di indicazioni dettate dal team Dolce Puglia ed evidenziate durante i precedenti seminari o gli incontri in cantina con i singoli produttori.

Il 36° Stormo Caccia di Gioia del Colle è in qualche modo la residenza di Dolce Puglia, non solo per lo svolgimento dell’evento stesso, quanto per una sinergia tra le parti. Calpestare le aree protette di un Hangar è per i tanti visitatori della rassegna una occasione di unica emozione anche quando ripetuta negli anni. Le scenografie attestano sempre quella unica e particolare situazione che si crea. Un brivido emozionale lo è sempre anche per me. In poco tempo dall’insediamento del nuovo Comandante dello Stormo il Colonnello Pilota Massimiliano Pomiato ne è nata l’intuizione del successo di questa edizione legata anche al ritorno in piena presenza del pubblico, dei produttori e dei tanti attori protagonisti. Piena gratitudine al Comandante.

Un cambio generazionale lo si vive anche in questa guida e nell’evento grazie alla influenza di idee frutto di scambi di considerazioni e progetti avute con il mio nuovo Presidente Giacomo D’Ambruoso. Dolce Puglia è AIS Puglia e la lungimiranza per un evento che ha dato i natali a tutte le successive rassegne regionali hanno sicuramente stimolato la perseveranza del presidente. Una storica Amicizia si poggia su stima, libertà e condivisioni sempre sostenute dal garbo.

Le vetrine di Dolce Puglia quest’anno si arricchiscono per la presenza di una selezione di vini dolci o passiti intercettati tra tutti quelli che nella edizione 2022 della guida Vitae si sono contraddistinte con il massimo riconoscimento delle quattro viti o tre viti e mezzo. Questo, a testimoniare che un’antica tradizione risalente ad oltre duemila anni, fa parte ancora di culture disseminate in ogni territorio della nostra tanto amata Enotria. Oltre 10 vini introdotti dalle vicine o più lontane Terre come la Basilicata, il Molise, la Campania, La Calabria, la Sardegna e la Sicilia. Il sole culla ed energia per queste Terre che da sempre ospitano e proteggendo uve in grado di appagare il palato di golosi di nettari.

La mission è sempre la stessa mettendo a confronto la ricerca al servizio di vignaioli, gli autori di questa particolare e difficile porzione della produzione enologica. In discussione l’inevitabile ragionamento sui cambiamenti climatici e quanto inducano la maturazione delle uve, la selezione delle stesse e forse la necessità di rivedere persino alcune varietà o sistemi di conduzione agronomica. Il ruolo fondamentale sta anche nella comunicazione fatta attraverso il legame con il comparto turistico e paesaggistico. In una comunicazione prevalentemente social e web vanno comunque mantenuti i tradizionali canali spesso dal risultato più capillare.

Il clima natalizio e tradizionale per Dolce Puglia ha da sempre reso possibile celebrare le tradizioni pasticcere della pasta di mandorla e dei panettoni che fanno Natale. Una selezione di artisti pasticceri e cioccolatai rendono possibile le regole del gioco: vino dolce per dolci della tradizione. Una selezione di casari rende possibile quell’intreccio possibile tra produzioni casearie di media ed alta stagionatura con eccezioni di vini dolci, passiti e anche liquorosi.

L’ispirazione della grafica creata da Roberto Lacarbonara richiama al cinquantesimo dalla morte di Pablo Picasso racchiudendo nello stile i simboli di Dolce Puglia nei colori e tonalità accattivanti anche nella stessa comunicazione. Forme morbide e a volte spigolose come accade nei vini degustati per questa XVI edizione. Ma lo stile è sempre quello del nostro Roberto a personalizzare ogni creazione per AIS Murgia.

Ma Dolce Puglia è da sempre un fenomeno dal protagonismo assoluto da parte di tutto lo staff AIS Murgia al quale si aggiunge la stretta collaborazione della segreteria regionale. Meritatissime le citazioni di quanti hanno reso possibile un successo preventivamente già annunciato.

I contenuti della Guida e non solo, sono facilmente consultabili anche sul sito di Dolce Puglia www.dolcepuglia.eu creato e aggiornato da sempre da Gianni De Gerolamo. Una storia che racchiude tutte le storie sin dalle origini di DP quando la reflex era l’unico strumento per conservare gli scatti.

La diffusione strategica e leggera ma dall’impronta determinante è sui canali social di Facebook   https://www.facebook.com/ais.murgia/ Instagram @aismurgia_puglia e Linkedin  https://www.linkedin.com/in/sommelier-ais-murgia-delegazione-89b7a6172  di Delegazione, creati e aggiornati da Katia Cea. L’essere diventati più social ha generato contaminazioni tra sommelier, soci e una popolazione fitta di eno appassionati.

Il progetto Dolce Puglia trova ogni anno tematiche in prospettiva del lavoro che ogni anno si inizia per tutelare questo comparto dedicato ai nettari e a pensarci è da sempre Giuseppe Baldassarre, consigliere nazionale AIS e componente del nostro gruppo di lavoro. Al vignaiolo, bisogna parlargli sempre ed orientarlo! Questo il motto del nostro Ambasciatore.

Quando in gerco si parla di gancio, per Dolce Puglia con il 36° Stormo Caccia lo è stato sicuramente Franco Palmisano. Sotto un’ala protetta ho potuto condividere un lavoro quotidiano in funzioni anche parecchio delicate. Non per ultimo il lavoro svolto con i produttori del centro sud.

Tutte d’un fiato le degustazioni condotte per la stesura della Guida DP 2023 presso Il Melograno Masseria a Monopoli e che ci ha ospitati, con il panel di degustatori composto oltre che da me e Baldassarre, anche da Teresa Ciccarone, Lydia Romano, Teresa Mastromatteo, Vincenzo Marangione e Vittorio Laterza. La raccolta e trascrizione delle degustazioni seguite da Rosa Giotta. Al supporto logistico, Ciccio Fantò, Dominga Colucci, Giusi Laghezza e Roberto Raguso.

Un evento nasce da una idea perpetuata anche negli anni ma dove esiste un lavoro che all’origine vede protagonisti a volte invisibili al pubblico ma forti della loro professionalità e sono i componenti della segreteria regionale senza i quali potrebbe essere impossibile organizzare. Sono il contatto diretto con vignaioli, partner ed Istituzioni e quindi grazie a Daniela Goffredo, Debora Goffredo e Vito Matarrese.

Accompagniamo da alcune edizioni in DP, la presenza di uno spazio solidale. Esperienze personali, condivisioni di attività ludiche e formative con e per ragazzi di diverse abilità, mi portano ad avere degli ospiti eccellenti. Bastasse forse anche il solo renderli protagonisti per vederli felici. Quindi la partecipazione straordinaria dei Sommelier Astemi al servizio con la nostra brigata ai banchi d’assaggio, la presenza dei ragazzi e ragazze di DIV.ergo di Santeramo in Colle nella realizzazione di manufatti natalizi e non solo in un laboratorio dal vivo all’interno dell’Hangar e vivendo la solidarietà degli ospiti presenti.

Le conclusioni sono poi facili a farsi e riassumendo i contenuti, le tematiche ed il dietro le quinte immagino solo il palco di un nuovo teatro, i riflettori su nuovi e storici attori, gli applausi di un pubblico in platea e i trofei per tutti i vignaioli e vini in esibizione, poiché Dolce Puglia siamo tutti!

 

Vincenzo Carrasso – Delegato Murgia AIS Puglia