“LA MAGIA DELLA FESTA DELLA VENDEMMIA”

Boom di presenze e partecipazione alla “Festa della vendemmia”, made AIS Murgia, l’ormai tradizionale kermesse fra musica, divertimento, cibo e buon vino svoltasi Domenica 23 Settembre.

Nessun mese, in Puglia, è più febbrile di Settembre: l’arrivo dell’autunno significa clima mite, poetiche nebbie che abbracciano colline e pianure, ma, soprattutto, vendemmia con un’incredibile esplosione di colori nelle vigne.

Questo evento dalle radici ancestrale nasce dalla volontà dell’A.I.S. Murgia e del suo “deus ex machina”, il Delegato Vincenzo Carrasso, di mantenere viva la tradizione contadina della raccolta dell’uva, riportando turisti e “wine-lover” all’atmosfera fantastica di questo gioioso appuntamento: un “viaggio simbolico” per far rivivere usanze ed atmosfere perdute, con l’obiettivo di diffondere la cultura del vino, rendendo omaggio ai prodotti ed alle tipicità enogastronomiche della nostra terra, anche come valorizzazione dei luoghi.

Nella splendida location della “Tenuta Viglione” si è svolto il “rito festoso” della vendemmia; questa splendida realtà enoica nasce da un territorio che vive di tradizioni lontanissime, di sapori e odori unici, che non restano racchiusi soltanto in bottiglie polverose, ma che identificano e marchiano la vita dei loro artefici.

Lo sfondo di questo racconto è la Murgia barese, che gode delle più invidiabili condizioni naturali per produrre vino. Terre e genti da sempre votati all’ospitalità, come testimoniato dalle nuove dimore di charme finemente arredate e dalla splendida piscina di design con vista sui vigneti, frutto dell’entusiasmo imprenditoriale e della passione della famiglia Zullo: la tradizione dei materiali si amalgama con il gusto contemporaneo, per un risultato oltremodo elegante e di assoluto fascino.

Il Cappellano Generale dell’Arma dei Carabinieri Regione Puglia, Don Nicola Masci, ha celebrato la Santa Messa, rinnovando il dogma della trasformazione del pane e del vino nel corpo e nel sangue di Cristo e ringraziando del raccolto dell’uva.

La vendemmia nella Murgia è un vero e proprio rito. Attesa dopo un intero anno di lavori eseguiti con pazienza e dedizione da chi ama, coltiva e “cammina la terra”, come amava dire il grande Gino Veronelli, non si tratta semplicemente di tagliare i grappoli dai tralci della vite, è molto di più : è un rituale che ha il sapore della festa.

La giornata, baciata dagli ultimi raggi di sole, è stata scandita da diversi momenti.

I numerosi partecipanti si sono armati di cappellini, forbici e guanti per tagliare l’uva nella vigna. Il profumo ad un tempo dolce ed asprigno degli acini maturi, il colore nero della buccia, i tini carichi di grappoli, il sole alto nel cielo, l’allegra fatica degli enoappassionati e le pause all’ombra dei filari sono diventati gli elementi di un quadro di natura viva, che ogni anno si rinnova di volti ed emozioni diverse.

È seguita la tradizionale pigiatura dell’uva nei tini di legno: i protagonisti sono stati i bambini e le donne che, come una volta, hanno pigiato a piedi nudi le uve raccolte, in un’atmosfera di allegra goliardia, accompagnata da musiche e balli.

Per celebrare la conclusione del lavoro nei campi lo staff dell’AIS Murgia ha preparato la “colazione del contadino”: dalla mortadella del salumificio Santoro ai formaggi del caseificio La Lunghiera, dalla “cialledda” fredda con cipolle rosse di Acquaviva delle Fonti alla focaccia cotta nel forno a legna, dall’arrosto allo spiedo della macelleria Antonello Lassandro a friggitelli ed olive fritti, pane ed olio evo di Santeramo in Colle. Il tutto preparato secondo le antiche ricette della tradizione culinaria contadina ed accompagnato, in un riuscito matrimonio, dai vini seducenti della Tenuta Viglione: la passione della famiglia Zullo si annusa e chi ama il vino vi si inebria, non si perde, la vive e la sposa.

In un clima di simpatica convivialità, i partecipanti hanno portato a casa il ricordo dei gesti semplici ed arcaici dei contadini, di odori e di sorrisi fra i tralci, di nuovi amici, di risate, di canzoni e di bella compagnia; alla fine di questa splendida giornata rimane un rosso tramonto ed il racconto profumato di un patto antichissimo con la terra: noi la curiamo, lei ci nutre e ce ne offre i doni.

Giuseppe Bianco

Sommelier AIS Murgia – Ufficio Stampa