È DALLE PERGOLE CHE FANNO OMBRA, COME UN SAGRATO DI VERDE AGLI USCÌ DEI TRULLI di Piero Liuzzi

È dalle pergole che fanno ombra, come un sagrato di verde agli uscì dei trulli, che bisogna partire per comprendere il miracolo della vite alle nostre latitudini. Poiché, ad esempio, è un miracolo l’agosto pugliese che distende delle sue tonalità di verde il latifondo regionale oppure il piccoli “tomoli” di terreno amaranto: nei secoli, l’uno e l’altro hanno disegnato la storia agraria del tacco d’Italia. Ecco la traccia della fatica, delle braccia e delle ruvide mani; ecco la pazienza, la sagacia e l’intuizione contadina; ecco gli alti parietoni che dividono, segnano, delimitano il mio dal tuo, il nostro dal vostro.

La “Vitis Vinifera” sta al centro di questo puzzle di colori, di sentori, di sapori. È materia del contendere, è psicologia che rinvia al concetto di proprietà, all’appartenenza (la “roba” del siciliano Verga), alle storie di famiglia tramandate e tacitamente preservate. Ah! se provassimo ad andare oltre l’idea della distratta fruizione turistica, se poco poco pensassimo di calarci nella mente di coloro che a quella terra, durante l’anno, consegnano sudore e posture doloranti, quanto guadagneremmo in alti tassi di gratitudine ed in reciproco rispetto. Il lavoro agricolo è questa dignità che nobilita i processi creativi e la fisicità della coltivazione. Ora, dicevamo, quella pergola ci ammonisce sulla negligente disattenzione che permea l’approccio contemporaneo al paesaggio rurale.

La vite pertanto si comporta da perenne ammonimento sociale e da indicatore ambientale.

È su queste antiche e sempre nuove frontiere dell’esperienza umana che bisogna approntare le difese degli antichi valori che presiedono alla moderna viticoltura, alla vinificazione, alle tecniche del marketing, alla mood del vino. L’appuntamento periodico di Ais Puglia con la guida aggiornata dei campioni pugliesi dei vini dolci offre il destro a tutto questo – così come raccontato – e ad altro ancora, nella speranza di fare cosa gradita all’intero sistema enologico pugliese fornendo spunti di riflessione, occasione di confronto, capacità dì innovazione, narrazione di storie ed emozioni legate al nettare della terra. Il plauso va agli ideatori, ai curatori, ai produttori, agli organizzatori del meeting annuale che, tutti insieme, credono ancora nella missione divulgativa della cultura del vino da meditazione, intrattenimento e piacevole conversazione.

 

On. Piero Liuzzi – già membro della commissione cultura Senato della Repubblica