QUALITÀ E IDENTITÀ di Dario Stefano

Una nuova edizione di Dolce Puglia, a sugello di un cammino virtuoso del settore vitivinicolo pugliese, sempre più incentrato su qualità e identità.  Qualità e identità, d’altronde, rappresentano la bussola di questa riuscitissima manifestazione, che valorizza, racconta, promuove, celebra il lato dolce dei nostri vini, che ci rappresentano con personalità in tutto il mondo. I vini dolci costituiscono un ulteriore, preziosa, tessera del mosaico che oggi è il vino pugliese: tante interpretazioni, sfumature, tecniche, storie che racchiudono la competenza, la passione e l’ambizione dei produttori pugliesi. Una tessera, intrigante e di gusto, capace di irrobustire anche lo spirito di accoglienza che sempre più – con viva soddisfazione, sottolineo – accompagna la vita quotidiana delle nostre cantine aperte ormai all’enoturismo. Sono fermamente convinto che i nostri prodotti, le etichette, i vini debbano sempre più essere inseriti in una strategia aziendale che li sappia coniugare con l’accoglienza, le esperienze enoturistiche, il racconto degli areali, dei territori, delle cantine e degli uomini e delle donne che rendono questo racconto sempre più interessante e di appeal per i viaggiatori desiderosi di conoscere la Puglia e i suoi territori, con tutto il bagaglio di storia, arte, cultura ed enogastronomia. L’auspicio che posso esprimere anche in questa occasione è che si ragioni sempre più in una logica di sistema e che tutto il sistema, con il supporto competente delle Istituzioni, sappia mettere in campo una strategia collettiva, utile a far crescere i territori, le comunità e le aziende che in essi vi operano.
Esprimo i miei complimenti all’ Associazione Italiana Sommelier, per l’impegno costante e appassionato di promozione delle nostre identità enoiche e in particolare alla delegazione AIS Murgia per Dolce Puglia, che ci permette non solo di godere delle dolci etichette ma anche di fare ogni anno il punto sui nuovi traguardi, le potenzialità, le esperienze, in un felice scambio che è sempre occasione di crescita reciproca.

 

Dario Stefàno – Sommelier ad honorem