ATTESA PAZIENTE DEL MOMENTO DI CELEBRITÀ E RINASCITA di Massimo Tripaldi

 

Dolce Puglia 2023

All’approssimarsi delle feste, dei suoi riti e delle sue tradizioni gastronomiche ed enologiche, il tema dei vini dolci e della loro migliore valorizzazione torna nuovamente in primo piano, quasi a riscattare quei mesi di silenzio dove i riflettori del dibattito e dell’interesse dei consumatori e degli addetti ai lavori si erano spostati su altre tipologie di prodotti.

Sembra quasi che i vini attendano pazientemente il loro momento di celebrità, di protagonismo indiscusso, là dove la liturgia della degustazione, che celebra abbinamenti per analogia, li fa emergere dalle cantine per portarli ai fasti degli opulenti banchetti delle feste natalizie.

E così tirano fuori riflessi ammalianti, bouquet sontuosi, profumi seducenti, una ricchezza ineguagliabile di aromi variegati dove vitigno, vinificazione ed invecchiamento competono per offrire performance di grande pregevolezza.

Dinnanzi a siffatti bagliori, profumi e persistenze, dietro quelle immagini di muffa nobile, appassimenti su graticci, lunghi invecchiamenti, sembra quasi che questi vini ci vogliano raccontare una storia affascinante di uomini e di terra.

Viene da chiedersi se i vini dolci non attendano il loro vero momento di rinascita, che li veda finalmente sdoganati dai consueti abbinamenti e da una certa stagionalità di consumo. Le mode mutano perché è in crescita la competenza, la sensibilità, la curiosità del consumatore, volta ad esplorare nuovi universi di sapori. Tutto ciò schiude possibilità sempre nuove di abbinamenti tra vino e pietanze; nuovi connubi tra dolce e salato possono rivelarsi di grande interesse e offrire prospettive degustative sempre più interessanti e accattivanti.

Riponiamo dunque nuova attenzione sui vini dolci, sulla loro imponente dignità e sul loro essere vini importanti e impegnativi, riproponiamoli all’inizio dei nostri banchetti, sposandoli alla salinità di pesci e crostacei, fois grais e formaggi erborinati, ma anche a pietanze a base di zucca e peperoni. Infine il connubio più intimo con frutta candita, castagne, dolci, fino a trovare nel cioccolato la sua massima esaltazione in un panegirico di sapori.

E poi quando tutto è silenzio, con il fuoco del camino a lambire i nostri pensieri, quale migliore compagno di viaggio di un bicchiere di passito o di vino dolce a gratificare mente e cuore nel cammino della nostra vita.

 

Massimo Tripaldi – Presidente Assoenologi per Puglia, Basilicata e Calabria