Vincenzo Carrasso

Da dodici anni Dolce Puglia incarna la sublimazione del gusto più antico e ricercato, quello della dolcezza.

Le labbra bagnate di miele o di zucchero per tranquillizzare i più piccoli o per premiarli sono i primi esempi che giungono alla mente; i vini dolci, passiti, liquorosi o di ghiaccio rappresentano, invece, per ogni produttore il coronamento della perfezione enologica.

Dal lontano 2006 l’AIS PUGLIA – Delegazione Murgia ha avuto il coraggio di credere nella rinascita del vino dolce, riportando in auge un settore straordinario della viticoltura meridionale e pugliese, in particolare.

Tutte le edizioni sono state singolari e degne di nota: a partire dalla prima, timida manifestazione, della quale ricordo la partecipazione di un altro dei miei maestri, il compianto Daniele Maestri, passando per quella di Roma e di tante altre suggestive location, per ripetersi quest’anno all’interno del 36°Stromo Caccia Aeronautica Militare di Gioia del Colle.

Ideare Dolce Puglia nel 2006 ha rappresentato, per me, un modo per creare nella nostra Regione e magari anche fuori un evento più unico che raro nel complesso e variegato panorama enologico, sfidando l’imperante omologazione del gusto.

La rassegna di quest’anno vede ancora protagonisti i vignaioli e le infinite declinazioni del vino dolce, in un seducente connubio con i prodotti della pasticceria, della cioccolateria e caseari, frutto di meticolosa sperimentazione e di spasmodica ricerca di ingredienti naturali a chilometro zero.

Sarà una cavalleresca sfida fra le migliori realtà enologiche pugliesi per assegnare il Trofeo Dolce Puglia 2018 ai migliori vini nelle cinque categorie previste: le numerosissime cantine partecipanti sono state accuratamente selezionate da una rigida commissione di degustatori, che ha testato ogni singolo vino, alla ricerca della perfezione e della singolarità espressiva e gusto-olfattiva.

Dolce Puglia sarà, soprattutto, un’occasione di confronto e di crescita fra produttori, enologi, esperti del settore e semplici appassionati, nella prospettiva di giocare un ruolo in un mercato divenuto sempre più competitivo.

La manifestazione sarà impreziosita da un seminario dedicato al tema della Malvasia vinificata in dolce; con il contributo di ricercatori, enologi, sommelier e Istituzioni, si farà il punto su questo vitigno e sulle sue interessanti prospettive e potenzialità.

L’origine del nome di questo vitigno aromatico è greca e deriva da “moni emvasis”, vale a dire “l’unica strada” che collegava l’antica città di Monemvasia con il Peloponneso.

In un ricercato gioco di rimandi e di assonanze, la rassegna vedrà gradito ospite, fra gli altri, il Consorzio di Tutela della Malvasia delle Lipari, tenacemente sostenuto da piccole, preziose realtà produttive radicate nel territorio, che verranno svelate, in anteprima, al pubblico degli appassionati nel corso di una specifica degustazione la sera precedente l’evento Dolce Puglia.

Fra le isole Eolie vi è anche Lipari, dove i Greci approdarono sin dal 580 a. C., rendendone feconde le colline, anche con la coltivazione della malvasia: favorita dalla ventilazione, dall’esposizione solare e dalla ricchezza della terra, l’uva malvasia via ha prosperato, generando un vero e proprio nettare, non soltanto per gli Dei.

Non mi resta che rinnovare l’invito a partecipare numerosi per godere di un evento unico nel suo genere.

Ad maiora.

 

Vincenzo Carrasso

Delegato Murgia – AIS PUGLIA